Ieri abbiamo confrontato tre produttori di
stufe a pellet ventilate, oggi parliamo del combustibile ovvero il
pellet.
Sul mercato è
possibile trovare diversi tipi di pellet quale scegliere è un compresso tra
prezzo, qualità e compatibilità con la propria stufa o caldaia.
Il pellet migliore è quello di faggio puro, segue l'abete, che però come le
altre piante resinose sporcherà di più
la vostra stufa.
Sul mercato è possibile trovare anche pellet prodotto con biomasse varie
ad esempio segatura di legno, ma
tale lo consigliamo solo per le caldaie e non per macchine domestiche,
questo ha un residuo di cenere relativamente alto che sporca
braciere e canna fumaria.
FacileEnergia vi
consiglia nell' acquisto di osservare i seguenti parametri:
1) Il potere calorifico, ossia
l'energia termica che una data quantità di quel particolare pellet riesce a
dare, i valori possono andare da 4,5 a 5,5 kWh/kg .
2) Il residuo di cenere che
determina anche quanto il pellet in questione sporcherà il bracciere e la
stufa, tale valore deve essere minore dell' 1%.
3) Verificare la presenza di certificazioni ovvero
il marchio Pellet Gold per l'Italia, oppure l'attestazione Din Plus per il pellet tedesco e quella
ÖNORM per l'austriaco.
Inoltre la certificazione EN Plus (unica europea) controlla
tutte le caratteristiche chimico-fisiche del pellet e classifica i pellet
in 3 categorie:
-
A1 e A2 per il pellet più pregiato.
-
B il pellet più scadente, adatto solo ad esser bruciato per usi
industriali.
Il costo per un sacco da 15Kg a seconda della
qualità oscilla dai 3,90 ai 4,90 euro.
Un saluto da
FacileEnergia
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